Nella Valle Di Elah

Bisogna trovare il coraggio di avvicinarsi quanto basta ai mostri che incontriamo sulla nostra strada,per riuscire a sconfiggerli

sussurra Tommy Lee Jones al figlio di Charlize Theron raccontandogli il leggendario duello tra Davide e Golia nella valle di Elah…

Tu ne hai incontrati molti?

gli chiede il bambino…

La risposta a questa domanda è il nucleo intorno al quale si sviluppa il film, il lento e difficile avvicinamento alla terribile verità sulla scomparsa di Mike, forse l’incubo più grande che Hank, ex membro della polizia militare, si trova a dover affrontare.

La determinazione con cui conduce le indagini insieme alla detective Emily, lo porterà a scoprire che il suo secondogenito, volontario in una compagnia di marines appena tornata dall’Iraq, non era affatto quell’insieme di virtù ed integrità morale che si sarebbe aspettato…

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Nella Valle Di Elah

In una lenta ed angosciosa discesa agli inferi, che parte dal ritrovamento del cadavere del giovane, carbonizzato e fatto a pezzi, quindi dilaniato dagli animali, dopo aver subito una serie innumerevole di coltellate, ci si  trova circondati da divertimenti assassini e crudeltà gratuite, vissute con una tale incoscienza e freddezza da apparire quasi normali…

A mio parere la guerra non è la protagonista di questa storia,ma è la metafora della nostra realtà di oggi: ecco perchè ciò che più spaventa non sono la follia o l’esaltazione umana che spesso il campo di battaglia porta all’estremo, bensì la banalità del male,l’incapacità di distinguere tra realtà e finzione,tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

Mike filma col videofonino scene di tortura,vittime cadute ed incursioni fra i nemici, come se stesse vivendo la scena di un film, mentre il legame fraterno tra commilitoni e la condivisione di segreti anche terribili non si fonda su nulla in realtà, ma si trasforma in un meccanismo perverso in cui il branco è al contempo vittima e carnefice di se stesso…

Paul Haggins, Oscar per miglior film con Crash nel 2004 vuole dirci che il Mostro non è la guerra, ma ciò che si insinua all’interno della civiltà occidentale, la perdita di valori e la mancanza di ideali, lo sbandamento generale delle nuove generazioni ed il senso di sconfitta che attanaglia ognuno di noi.

Un film imperdibile, supportato da una sceneggiatura straordinaria e da un cast assolutamente azzeccato:oltre a Tommy Lee Jones e all’invecchiata, dimagrita, spenta,ma sempre bellissima,Charlize Theron,anche Susan Sarandon.

 

Voto 4/5