-Cos’hai fatto durante queste vacanze?
-Ho guardato Penny Dreadful.
Mentre il resto del mondo si abbuffava di cibo e di vino, io ho trascorso giorni di felice estasi ingollando le due serie complete di questo horror britannico che per me è già un capolavoro…
Sì perchè ha tutti gli ingredienti che io ho sempre amato sin da ragazzina: vampiri, streghe e licantropi dialogano amabilmente nella Londra di fine ‘800 citando i poeti romantici da Wordsworth a Keats, passando per Milton (che romantico non è) e Shelley, marito di Mary…la “madre” di Frankenstein 😉
Non osi la vita dividere ciò che la morte unisce.
Adonais, Percy Bysshe Shelley
La tensione emotiva ed insieme erotica che scorre fra i protagonisti, mi ha letteralemte ipnotizzata mentre, immersa nell’atmosfera cupa ed intrigante dell’ epoca vittoriana, ammiravo i costumi meravigliosi, opera di Gabriella Pescucci, premio Oscar per L’Età dell’Innocenza.
La splendida e talentuosa Eva Green, nella sua tormentata bellezza che l’ha resa celebre dai tempi di The Dreamers, incanta nei suoi abiti severi ed eleganti, dai preziosi ricami che corrono su pizzi e sete.
Un sogno che in tempi recenti ha saputo regalarci soltanto Alexander McQueen…
…mentre uno degli omicidi più efferati della prima serie si consuma a Spitafields, la zona est di Londra che a metà ‘800 era tra le più povere e malfamate della città, Sarah Burton ha anch’essa preso ispirazione da quelle strade per la collezione Spring 2016, perchè lo stesso quartiere aveva accolto nel ‘700 gli Ugonotti espulsi dalla Francia che si rifugiarono oltremanica portando con sè l’abilità nel tessere la seta e i fiori della patria che li aveva cacciati…
Nella serie, le calzature sono sempre nascoste dalle lunghe ed ampie gonne, ma la regola fondamentale del tacco alto è esplicata dallo stesso dottor Frankenstein ed io concordo pienamente! 😉
Se in passerella da McQueen l’imperativo è stato la clog in tutte le declinazioni, io credo che, in alternativa, si potrebbero osare altezze meno impervie con le proposte di Givenchy e Derek Lam, i cui lacci mi ricordano da vicino quelli dei corsetti che stringevano il busto fino a togliere il respiro..
…e ricordate:
Nessun lieto fine ci sarà
Perchè l’artiglio squarterà
E il dente sbranerà…